Metodo di Improvvisazione per chi suona la chitarra a orecchio

Esercizi ed Esempi di Analisi Armonica


Introduzione agli esercizi

Dopo avere compreso la teoria delle scale ad accordi esposta nella prima parte del Metodo è possibile affrontare due esercitazioni che consentono di rivisitare molti argomenti teorici in una ottica pratica.

Il primo esercizio mostra come con sole sette note si può sviluppare una musica piacevole. Il secondo esercizio è a complemento del primo, e mostra come la tonalità può cambiare nel corso di una partitura, realizzando un effetto armonico e melodico altrettanto piacevole.

Per entrambi gli esercizi si svolgerà una analisi della struttura armonica di due standard di musica jazz, in termini di tonalità e grado degli accordi. La conoscenza della struttura armonica di un brano musicale è alla base di una piacevole improvvisazione.

Le due partiture sono state estratte dal libro "The New Real Book Vol.1", e da me annotate e incluse al solo scopo didattico. Ringrazio per questa preziosa cortesia gli Autori e l'Editore.

Ai due esercizi precedenti segue un esercizio pratico Si tratta di applicare sullo strumento quanto appreso nella parte II del Manuale -Tecnica di improvvisazione alla chitarra. L'obiettivo finale è di imparare a suonare (e improvvisare su) Autumn Leaves e Satin Doll. Al pianoforte è dedicato un accenno ai rivolti, quale tecnica per semplificare l'esecuzione degli accordi nelle progressioni.

Oltre ad essere utili in generale, questi esercizi indicano un modo per proseguire in autonomia lo studio e la pratica della improvvisazione musicale:

  • Scegliere uno standard jazz relativamente semplice da un "Real Book" (voce, tonalità C);
  • Suonare gli accordi ed eventualmente la linea melodica;
  • Analizzare la struttura armonica del brano come indicato indicato negli esercizi;
  • Trovare i pattern (scale) che si adattano meglio agli accordi;
  • Eseguire improvvisazioni con le scale.

Iterate questi passi fino ad acquisire padronanza nella esecuzione: presto il vostro repertorio sarà composto da numerosi standard di ottima musica jazz!


Esercizio #1

il nostro obiettivo è di suonare Autumn Leaves, uno standard che prima o poi farà parte del nostro repertorio. Occorre però affrontare la questione per gradi.

La notazione degli accordi riportata sulla partitura può sembrare complicata, ma altro non è che un modo per semplificare enormemente le cose! Iniziamo quindi la nostra analisi armonica.

1.1 - Determinare la tonalità, e quindi la scala maggiore e la famiglia di accordi.

Notiamo subito che sono presenti due bemolle in chiave. Con l'aiuto del circolo delle quinte, troviamo che la tonalità è Bb.
Quindi ricaviamo le note della scala maggiore in Bb, cioè Bb,C,D,Eb,F,G,A, corrispondenti ai gradi dal I al VII.
Infine ricaviamo gli accordi costruiti sui singoli gradi, cioè BbMa7, Cm7, Dm7, EbMa7(+11), F7, Gm7(+5), Am7(b5).

1.2 - Analizzare le progressioni

A questo punto possiamo vedere come l'armonia procede in termini di progressioni. Gli accordi Cm7, F7, BbMa7, EbMa7 corrispondono rispettivamente al II, V, I e IV grado della scala di Bb. Si tratta della progressione II, V, I, IV in tonalità Bb.

Da notare che nell'accordo al IV grado ci si dovrebbe attendere una quarta eccedente (+11), ma in questo caso è "omessa"; se si provasse a suonarla, come quinta voce dell'accordo o in sostituzione di un'altra nota, l'effetto sarebbe comunque di un suono più ricco.

1.3 - Improvvisare ad libitum

A questo punto non solo possiamo suonare queste prime battute ad libitum, ma anche cercare di improvvisare qualche variazione sulla melodia, con l'unica accortezza di suonare solo le sette note della tonalità Bb, a meno di qualche eventuale nota di passaggio. Si possono anche eseguire scale modali corrispondenti ai singoli accordi.

1.4 - Analizzare il passaggio di tonalità

Per proseguire con l'analisi armonica di Autumn Leaves, troviamo Am7(b5), accordo sul VII grado della stessa tonalità Bb; quindi troviamo D7, accordo di settima dominante, che indica pressoché inequivocabilmente un accordo costruito sul V grado della scala maggiore da cui è ricavato. Se D è il V grado (la quinta nota della scala), il primo grado è G.

A conferma di essere passati ad una diversa tonalità possiamo osservare le alterazioni che portano in pratica ad avere un diesis su F (da cui la tonalità G). Comunque ad occhio e ad orecchio si tratta di un accordo di passaggio.

Il lettore che ha già affrontato lo sviluppo modale delle scale minori può anche notare che G è anche la tonalità minore relativa alla tonalità Bb maggiore, e in questo caso D7 potrebbe essere un accordo sul V grado (misolidio 6b) in tonalità G minore. A conferma di ciò troviamo un FA (F#), settima maggiore della scala G minore melodica melodica.

Abbiamo così concluso l'analisi armonica di Autumn Leaves. Questo esercizio ci ha aiutato a capire che con sole sette note, cioè all'interno di una unica tonalità, si può creare una sonorità interessante e piacevole!


Esercizio #2

Un brano musicale non deve necessariamente svilupparsi in una unica tonalità; per chiarire il significato di tonalità e di progressione analizzeremo Satin Doll.

2.1 - Determinare la tonalità, e quindi la scala maggiore e la famiglia di accordi.

Seguiamo il medesimo approccio dell'esempio precedente. Notiamo anzitutto che non ci sono alterazioni in chiave, e quindi siamo in tonalità C. Ricaviamo con una certa facilità le note della scala di C Maggiore e, eventualmente con l'aiuto delle tavole del manuale, gli accordi per ogni grado della scala.

2.2 - Analizzare le progressioni

Abbiamo abbastanza materiale da poter analizzare le progressioni, e poter individuare quindi la progressione II-V, in tonalità C. Continuando con le battute successive troviamo la stessa progressione II-V, ma in tonalità D. In questo caso la musicalità è data proprio dalla differenza di tonalità (un tono) tra le due progressioni.

2.3 - Suonare queste battute ad libitum.

2.4 - Analizzare gli accordi di passaggio

Proseguendo con l'analisi troveremo gli accordi D7, Db9, e CMa7.

  • D7: siamo senza dubbio sul V grado di G. Se invece c'è qualche dubbio consultare il capitolo 3, parte I.
  • Db9: è ancora un accordo di V grado della tonalità un semitono sotto, cioè Gb. Si tratta di un accordo di nona, che è un accordo Dom7 a cui si aggiunge la nona per abbellimento. Per dettagli si rimanda sempre al capitolo 3.
  • CMa7: notare che siamo ancora scesi di un semitono rispetto a Db. Si tratta dell'accordo sul primo grado della tonalità C, grado in cui si risolvono tutte le tensioni accumulate dall'inizio!

Esercizio #3 (applicazione al pianoforte)

Abbiamo visto come analizzare la struttura armonica di un brano musicale, attività che si colloca al confine tra teoria e pratica in quanto preliminare all'improvvisazione vera e propria. A questo punto possiamo affrontare la pratica vera e propria, cioè suonare le due partiture con il proprio strumento.

Provando al pianoforte ad eseguire gli accordi ci possiamo però rendere subito conto che non è semplice passare da un accordo al successivo, in particolare per due motivi:

  • Si richiede di suonare accordi di settima, cioè posizioni che richiedono 4 dita contemporaneamente, con rapidità tale da rimanere in tempo. Quindi c'è poco tempo per ragionare.
     
  • Talvolta gli accordi sono eccessivamente distanti tra loro; in questi casi occorre muovere la mano sinistra di parecchi centimetri, e di depositarla in un'altra posizione con precisione, operazioni logiche e meccaniche che richiedono tempo.

La tecnica per chitarra illustrata in questo Manuale consente di risolvere questi problemi e sentirsi sempre comodi sulla tastiera. Vediamo come affrontarli sul pianoforte con qualche semplice escamotage.

Anzitutto gli accordi indicati sulla partitura possono essere sostituiti da accordi di settima più semplici o anche da triadi, se si riscontra troppa difficoltà di esecuzione.

Si può anche semplificare l'esecuzione utilizzando i rivolti. Prendiamo ancora in prestito gli accordi di Autumn Leaves per chiarire il concetto.

Il primo accordo che ci tocca fare è Cm7, e lo eseguiamo normalmente con le note C, Eb, G, Bb. La nota più bassa è solitamente suonata dal mignolo, l'ultima dal pollice.

Proviamo ad eseguire l'accordo successivo, F7, con la stessa tecnica: mignolo sulla tonica (F), pollice sulla settima (Eb) e le altre due dita in una qualsiasi posizione comoda. Se proviamo a suonare i due accordi ciclicamente in una progressione continua possiamo renderci conto che la mano  si muove troppo e non abbiamo alcun punto di riferimento comune tra i due accordi.

La scala è una sequenza ordinata di note, ma l'accordo è un gruppo di note simultanee. In questo senso nessuno ci vieta di suonare un accordo F7 con le note C, Eb, F, A, con il mignolo su C e il pollice su A, dato che si tratta delle medesime 4 note dell'accordo F7.

Vi è certamente una sensibile differenza di suono tra i due accordi, perché l'orecchio è generalmente più a proprio agio se la nota più bassa dell'accordo è la tonica; armonicamente però non cambia nulla, e resta il vantaggio di una esecuzione molto più facile.

Continuando ci troveremo a eseguire un BbMa7 nella sua posizione naturale, e poi un EbMa7 con un rivolto. Probabilmente il rivolto più comodo e più musicale in questo contesto,  sarà Bb, D, Eb, Gb, mignolo su Bb e pollice su Gb.

Suonando la prima parte di Autumn Leaves viene fuori una progressione di accordi che vanno verso il basso, dal Cm7 iniziale al Gm7 finale. Anche qui possiamo andare avanti ad libitum. Niente male!

Come aiuto durante l'esecuzione/lettura delle parti che risultano più difficili, si può disegnare sullo spartito, in corrispondenza di un accordo, una ottava o poco più di tastiera e marcare con dei punti i tasti da usare.

Vediamo cosa viene fuori annotando così la progressione BbMa7-EbMa7. Il primo accordo è in posizione "naturale" (tonica al basso), l'altro è un rivolto. Si può notare come nel passaggio tra i due accordi solo due note cambiano, cioè solo due dita si muovono, le altre due restano invariate. Queste ultime aiutano a mantenere un punto di riferimento. Dato che sono posizioni "comode", questa progressione verrà presto naturale e spontanea.


Esercizio #4 (Applicazione alla chitarra)

Oltre a farci comprendere il senso armonico delle sequenze di accordi, l'analisi armonica di Autumn Leaves e di Satin Doll ci consente di trovare i giusti pattern per l'improvvisazione.

4.1.1 - Individuare la tonalità

In Autumn Leaves abbiamo visto che gli accordi sono tutti costruiti sulla tonalità Bb, a parte l'accordo di passaggio D7. Quali sono quindi le note che suoneranno bene nella nostra improvvisazione?

Ovviamente le sette note della tonalità Bb, ma a noi non interessa sapere quali sono queste note perché è sufficiente sapere che Bb si trova al 6° tasto sulla sesta corda.

4.1.2 - Individuare la famiglia di pattern

Detto ciò posizioniamo la mano sul pattern 5b al 6° tasto (Bb), che corrisponde alla Scala Maggiore di Bb. Usando il circolo dei pattern troveremo i pattern per le altre scale (modi) della tonalità. Dato che si tratta sempre delle stesse 7 note, i sette pattern trovati possono essere suonati in qualsiasi momento finché la tonalità non cambia.

Per il D7 possiamo utilizzare P3/10°, ma se ci viene scomodo possiamo trovare -con l'aiuto del circolo dei pattern- qualche pattern relativo, ad es. P1/5° tasto.

4.2.1 - Analizzare le variazioni di tonalità

Analizziamo ora Satin Doll, che come si è appurato presenta frequenti variazioni di tonalità. Procederemo in un modo leggermente diverso dal precedente, ma il risultato sarà ugualmente la individuazione dei pattern da suonare. Riportiamo gli accordi delle prime quattro battute, i gradi e la tonalità come risulta dall'esercizio 2.

Dm7 G7 Dm7 G7 | Em7 A7 Em7 A7 | D7 / Db9 / | CMa7 / / / |
II  V  II  V  | II  V  II  V  | V    V     | I          |
Key of C . . .| Key of D . . .| Key of D,Db| Key of C.  |
P4/5°         | P3/5°         | P1/5° P1/4°| P3/3°      |
 

Vediamo ora come costruire la quarta riga della precedente tabella, cioè assegnamo ad ogni accordo un pattern.

Il pattern radice per Dm7 è P1/9°, quello per G7 è P3/3°. Ma i due pattern suonano le stesse 7 note e per cui P1/9° e P3/3° si possono anche suonare su G7 e Dm7 rispettivamente. Ovviamente nessuno vieta di suonare il pattern P4/5°, pattern relativo per entrambi gli accordi Dm7 e G7.

Nelle successive battute c'è un cambio di tonalità, dalla tonalità C alla D, cioè un tono sopra. D'altro canto la progressione II-V è la medesima, e quindi basta spostare di due tasti verso l'acuto le posizioni che si sono trovate per le battute precedenti. Ma dato che P4/7° equivale al P3/5° tasto, possiamo usare quest'ultimo per mantenere la posizione sul 5° tasto.

Per D7 il pattern radice è P3/10°. Se si vuole suonare un pattern verso il centro della tastiera si potrà usare un pattern relativo come ad es. P1/5°. Quindi si scende di mezzo tono per il Db9 (P1/4°).

La progressione si risolve con CMa7. Siamo ritornati in chiave C, e quindi possiamo usare di nuovo senza problemi P4/5°, come anche  P5b/8°, P3/3° o qualsiasi altro pattern relativo.

Risulterà chiaro che questo esercizio non ha una unica soluzione, e che per ogni accordo si può suonare il pattern radice o un qualsiasi pattern relativo, in funzione della linea melodica che si vuole realizzare e/o della comodità di esecuzione delle scale.

Al lettore non rimane che concludere l'esercizio analizzando il seguito del brano in termini di pattern, e quindi fare pratica di improvvisazione. Suonare sul disco o su una registrazione di una propria esecuzione degli accordi sarà certamente una attività divertente ed istruttiva!

 

 


Giugno 2003