L'approccio all'improvvisazione che vogliamo seguire richiede di mantenere uno stretto legame tra Scale ed Accordi attraverso la Tonalità.
A tale scopo è utile considerare scale ed accordi come modi di suonare (o armonizzare) una Tonalità,
non soltanto come semplici posizioni o diteggiature.
Questo nuovo approccio si chiama Sviluppo Modale della Scala Maggiore.
Sviluppo modale in sintesi
Lo sviluppo modale è un procedimento di analisi che conduce alla definizione di "accordi tipici",
ed è trattato ampiamente nel Capitolo 2.3, pag. 18-21 del
Manuale per chi suona ad orecchio, a cui si rimanda
per approfondimenti.
Una
Tonalità è un sottoinsieme di 7
note prese tra le 12 note che compongono il nostro sistema musicale.
Queste note sono ricavate a partire da una nota, detta
fondamentale della tonalità o semplicemente
tonalità, e procedendo verso l'acuto
secondo la struttura di
intervalli TTSTTTS, la quale a sua volta produce una
Scala Maggiore.
La tonica (prima nota) di questa scala dà il nome alla Tonalità, e la Scala TTSTTTS prende anche il nome di
Scala Fondamentale della tonalità.
Grado | Scala | Accordo | Intervalli |
I | | | 3M,5,7M 2M,4,6M |
II | | | 3m,5,7m 2M,4,6M |
III | | | 3m,5,7m 2m,4,6m |
IV | | | 3M,5,7M 2M,4#,6M |
V | | | 3M,5,7m 2M,4,6M |
VI | | | 3m,5,7m 2M,4,6m |
VII | | | 3m,5b,7m 2m,4,6m |
Scale
La prima riga della tabella riporta la Scala DO Maggiore, scala fondamentale in tonalità DO, e l'accordo a quattro voci che produce la sequenza di terze diatoniche.
Allo stesso tempo, le stesse 7 note della tonalità, in quanto insieme, possono essere ordinate in modo differente.
Se si esegue la Scala Fondamentale a partire da un qualsiasi suo grado -quindi da qualsiasi nota della tonalità- fino a raggiungere la relativa ottava,
si ottiene una scala composta dalle stesse 7 note della tonalità, ma a intervalli differenti.
Le 7 scale che si ottengono a partire da ogni grado della Scala Fondamentale appartengono quindi alla medesima tonalità, in quanto condividono le stesse note;
allo stesso tempo la diversa struttura di intervalli è una combinazione che contraddistingue univocamente una scala dalle altre.
Con due intervalli di terza diatonica ottienamo tre tipi di accordo a tre voci (triade): uno con terza maggiore (Ma), uno con terza minore (mi), ed uno con terza e quinta minori (dim).
Aggiungendo ancora una terza diatonica otteniamo quattro tipi di accordo di settima, a quattro voci: Ma7, m7, Dom7, m7(b5).
L'ultima colonna riporta gli intervalli che si ottengono procedendo per
terze diatoniche fino a raggiungere la doppia ottava:
i primi tre intervalli di ogni riga (grado) sono gli intervalli di terza, quinta e settima dell'accordo a quattro voci;
i successivi tre intervalli svelano le altre note della tonalità -
la seconda, la quarta e la sesta.
Si può notare che ogni scala produce una univoca combinazione di
intervalli dalla tonica;
è quindi possibile associare ad ogni grado della Scala TTSTTTS un proprio
Accordo Tipico.
Questi intervalli, essendo espressi in termini relativi alla tonica, sono i medesimi indipendentemente dalla tonalità;
in tal senso questo insieme di scale e di accordi rappresenta diversi modi di esprimere una stessa tonalità, e dipendono
esclusivamente dalla posizione (grado) che occupa la tonica della scala/accordo nella Scala Fondamentale.
Tonalità
La tavola illustra lo sviluppo modale con riferimento al pentagramma, nella forma più semplice della tonalità DO, per rimarcare visivamente la semplicità della logica modale.
Qualora si volesse costruire la medesima tavola per una diversa tonalità, è sufficiente anteporre la corrispondente
Armatura di chiave,
iniziare la
Scala TTSTTTS dalla nota fondamentale della tonalità, e svilupparla ponendo note una sopra l'altra -su spazi e righi- fino a raggiungere l'ottava.
L'armatura garantisce il rispetto dei corretti intervalli. Le scale successive saranno costruite semplicemente trasponendo tutte le note della scala precedente
dai righi agli spazi immediatamente sopra, e dagli spazi ai righi immediatamente sopra, ed anche in questo caso, l'armatura farà il suo lavoro per garantire i corretti intervalli.
Il Modale sulla tastiera
Ora applichiamo il medesimo ragionamento direttamente sulla tastiera del pianoforte.
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La tonalità DO è costituita da 7 note, ed è indicata da una Armatura di chiave senza alcuna alterazione.
Le note della Tonalità, ordinate dal basso all'acuto a partire dalla fondamentale, formano con la Scala Fondamentale della tonalità, una Scala Maggiore.
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Partendo ad esempio dal quarto grado della scala di DO e suonando solo le note della tonalità si ottiene la sequenza: FA, SOL, LA, SI, DO, RE, MI, FA.
Pur essendo composte dalle stesse note, le due scale differiscono negli intervalli, che nella prima sono TTSTTTS e nella seconda sono TTTSTTS.
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Proviamo ad applicare questo concetto alla tonalità LA.
L'Armatura di chiave per la tonalità LA ha tre alterazioni, che corrispondono a tre tasti neri.
Sul pentagramma, procedendo per intervalli diatonici, avremo tutte le note su righi e spazi successivi a partire da LA, ma
applicando l'Armatura, DO, FA e SOL diventano DO#, FA# e SOL#, cioè i tasti successivi immediatamente adiacenti.
Arriviamo allo stesso risultato seguendo, a partire da LA, gli intervalli TTSTTTS: LA, SI, DO#, RE, MI, FA#, SOL#, LA.
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Ora scegliamo una qualsiasi nota di questa scala, ad esempio la quinta nota, quindi il quinto grado.
Procedendo per intervalli diatonici, cioè usando solo le note della tonalità, la scala sarà MI, FA#, SOL#, LA, SI, DO#, RE, MI. Pur essendo sempre le stesse note,
gli intervalli di questa nuova scala non saranno TTSTTTS, ma TTSTTST.
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Il meccanismo modale formale illustrato mediante il pentagramma sembra più semplice della sua versione pratica alla tastiera.
"Sulla carta" le cose appaiono semplici, ma tra il dire e il fare...
In realtà l'obiettivo non è di conoscere scale ed accordi modali, ma di suonare scale ed accordi senza dover conoscere le note,
leggere partiture o solfeggiare. Quello che è veramente necessario è la visione per intervalli, cioè
spostare l'attenzione dalle singole note alla distanza tra esse, e quindi tra tasti: solo in questo modo si può concepire un sistema a Pattern per il pianoforte.
Scale modali
Ogni tonalità comprende 7 diverse scale, che hanno le stesse e sole 7 note in comune ma sequenze uniche (combinazioni) di intervalli.
Ciò che varia tra le scale è l'aspetto melodico (sequenza delle note), mentre l'aspetto armonico (insieme delle note) rimane costante.
Per comodità, le sette scale sono indicate con un numero romano relativo al grado della tonalità da cui si parte (tonica della scala).
Queste scale, chiamate modali, hanno anche un nome di origine greca.
La Scala costruita sulla fondamentale della tonalità, la Scala di I grado o Scala Fondamentale, è il Modo Ionico.
Seguono le scale in modo (II) Dorico, (III) Frigio, (IV) Lidio, (V) Misolidio, (VI) Eolio, (VII) Locrio.
Da notare che anche la
diteggiatura è la medesima per tutte le scale modali di una tonalità, cioè quella della Scala Fondamentale.
E' sufficiente saper suonare con disinvoltura e scioltezza una scala fondamentale per saper eseguire qualsiasi scala modale nella stessa tonalità.
Quale è allora il beneficio pratico?
Imparare le scale per ripetizione meccanica fino ad assimilare i movimenti corretti risponde alla domanda come eseguire scale.
Comprendere la natura delle scale, ragionando per intervalli (relativo) e non per note (assoluto), può rispondere alla domanda cosa è possibile fare
al proprio livello tecnico e con la propria fantasia, questione molto più pertinente ed utile nell'improvvisazione.
Tipi di Accordo
Un aspetto interessante dello sviluppo modale è che a partire da ogni scala modale di una qualsiasi tonalità
è possibile costruire un accordo per terze diatoniche. Derivano così 7 differenti tipi di
accordo,
uno per ogni grado della Scala Maggiore TTSTTTS (uno per ogni nota della tonalità) tutti diversi tra loro per intervalli ma composti solo da note della tonalità.
Limitandoci agli accordi a quattro voci, cioè agli Accordi di Settima, i tipi di accordo si riducono a quattro.
Se si considerano solo accordi a tre voci, cioè le Triadi, i tipi sono solo tre.
La seguente tabella riassume questo concetto, ed è tutto ciò che serve per un approccio
a Pattern.
Grado della scala | I | II | III | IV | V | VI | VII |
Accordo tipico | Ma7 | m7 | m7(b9) | Ma7(#11) | 7 | m7(b6) | m7(b5) |
Alterazioni tipiche | - | - | b9,b6 | +11 | - | b6 | b5, b9, b6 |
Pattern | Ma7 | m7 | Ma7 | Dom7 | m7 | m7b5 |
Tipo di Triade | Ma | mi | Ma | mi | dim |
Tipo di Settima | Maggiore | minore | Maggiore | minore |
Esempio in MIb | MIb Ma7 | FA m7 | SOL m7 | LAb Ma7 | SIb 7 | DO m7 | RE m7(b5) |
Esempio in FA | FA Ma7 | SOL m7 | LA m7 | SIb Ma7 | DO 7 | RE m7 | MI m7(b5) |
Alterazioni tipiche
Un accordo di settima (1-3-5-7) sottintende la presenza degli
intervalli di nona (2), undicesima (4) e tredicesima (6),
cioè le successive terze diatoniche della scala modale da cui l'accordo deriva, che caratterizzano l'accordo in modo univoco.
Questi intervalli sono indicati nel simbolo dell'accordo quando
non sono naturali, cioè se si tratta di seconda minore, quarta aumentata o sesta minore;
le corrispondenti note (indicate nella riga "Alterazioni tipiche") possono essere usate per abbellire l'accordo, così come omesse per semplificarlo.
La seconda riga della tabella (Accordo Tipico) riporta la notazione simbolica del tipo di accordo associato ad ogni grado della Scala TTSTTTS da cui deriva.
Va da sé che dal simbolo dell'accordo è possibile risalire alla
tonalità a cui l'accordo appartiene.
Gli accordi di settima hanno nel simbolo un '7', ma esistono
due Tipi di Settima:
- Settima maggiore, che si trova un semitono (S) sotto l'ottava, presente solo al I ed al IV grado, cioè negli accordi con il simbolo 'Ma7'
- Settima minore, che si trova un tono (T) sotto l'ottava, in tutti gli altri gradi, cioè negli accordi con il simbolo 'm7' o '7'.
Spesso si trova l'indicazione "m7" anche per gli accordi di tipo m7(b9) e m7(b6), per il fatto che sesta e nona non necessariamente devono essere suonate in un accordo di settima;
di conseguenza per comprendere la reale natura dell'accordo occorre analizzarne il contesto, cioè effettuare una
Analisi armonica.
Gli accordi minori
Torniamo ora agli
Accordi minori, seguendo questa volta il nuovo approccio
modale, e proviamo ad eseguire una scala così composta:
LA SI DO RE MI FA SOL LA.
Nonostante non abbia la struttura TTSTTTS, è facile constatare a colpo d'occhio che
questa scala appartiene a tutti gli effetti alla tonalità DO, in quanto contiene le 7 note naturali (solo tasti bianchi).
La tonica della scala è sul LA, e il LA è il VI grado di DO: siamo quindi in una scala modale del VI grado, o modo Eolico, scala caratterizzata dagli intervalli TSTTSTT.
L'accordo di settima, costruito per terze diatoniche, sarà:
Proviamo ad eseguire una scala con gli stessi intervalli TSTTSTT a partire da un'altra nota, ad esempio FA e risulterà la scala:
FA, SOL, LAb, SIb, DO, REb, MIb, FA.
Se consultiamo la
Tavola delle Scale Maggiori (TTSTTTS) troveremo queste note in corrispondenza della tonalità LAb
(con 4 bemolle in chiave, i quattro tasti neri, come in figura).
Da notare che avremmo potuto enucleare la stessa Scala con le note FA, SOL, SOL#, LA#, DO, DO#, RE#, senza trovare alcuna armatura di chiave corrispondente.
Questo perché non è materialmente possibile indicare nell'armatura della chiave
una nota naturale e la stessa nota alterata, come SOL e SOL# o DO e DO#, in questo esempio.
Considerando che nell'armatura sono usati o bemolle o diesis, ma non entrambi, il dilemma è risolto.
L'accordo di settima, costruito per terze diatoniche dal VI grado della Scala di LAb, cioè dal FA, sarà:
Costruire gli Accordi
Lo Sviluppo Modale della Scala Maggiore TTSTTTS chiarisce il vero senso dell'Accordo, ed in particolare il legame tra accordo e tonalità:
l'accordo è costruito per terze diatoniche a partire da una scala modale, che a sua volta è costruita per intervalli diatonici a partire da una nota di una scala TTSTTTS,
la quale a sua volta coincide con le 7 note della tonalità.
Una
Tonalità Maggiore comprende tre scale modali minori (al II, III e VI grado), tre maggiori (I, IV e V grado) ed una semi-diminuita (VII).
Queste scale differiscono nella struttura degli intervalli, ma non nelle note che le compongono.
Un accordo minore quindi non è
semplicemente un accordo maggiore con la terza abbassata di un semitono, ma un accordo costruito per terze diatoniche su una scala modale minore,
cioè una scala con la
terza nota alla distanza di un
intervallo di terza minore dalla prima (tonica).
Il procedimento per costruire sulla tastiera un accordo inizia con
la
Posizione di Ottava impostata a partire dal tasto corrispondente alla tonica dell'
accordo,
quindi si interpreta il tipo di accordo:
- se è di tipo Ma7 si sposterà il dito (pollice sinistro o mignolo destro) dall'ottava di un semitono verso il basso, altrimenti si sposterà di due semitoni;
- se è di tipo m7 si sposterà il dito corrispondente alla terza di un semitono in senso discendente;
- se è di tipo m7(5b) si sposterà sia il dito sulla quinta che quello sulla terza di un semitono in senso discendente.
La posizione risultante è il
Pattern Base, la posizione di 4 dita sui tasti corrispondenti alle 4 note dell'accordo.
Possiamo così costruire la posizione di qualsiasi accordo di settima in qualsiasi tonalità.
Se nell'accompagnamento seguiremo gli accordi "scritti", nell'improvvisazione utilizzeremo i Pattern per abbellire gli accordi originali con none, seste e quarte.
A tale scopo definiamo il
Circolo dei Pattern, un meccanismo di sostituzione di Pattern all'interno della stessa tonalità.
Nell'improvvisazione avremo anche bisogno di eseguire scale o frammenti di scale, ascendenti e discendenti, ed anche in questo caso i Pattern ci offrono i necessari punti di riferimento
per individuare i tasti corrispondenti alla tonalità. Si tratta dei
Pattern Tonali.
Triade diminuita
Sappiamo come ricavare una qualsiasi triade maggiore o minore dalla Posizione TTST, e manca all'appello la triade diminuita.
Si tratta del nuovo tipo di accordo indicato dallo Sviluppo Modale, che sfugge se si ragiona solo in termini di maggiore o minore.
La triade diminuita si costruisce dalla posizione TTST abbassando
sia la terza (
dito medio)
che
la quinta (
pollice destro o mignolo sinistro) di un semitono.
La triade diminuita di DO sarà ovviamente:
da cui l'accordo DO m7(b5), accordo tipico del VII grado nella tonalità REb:
La triade diminuita di MIb sarà:
da cui l'accordo MIb m7(b5), accordo tipico del VII grado nella tonalità MI:
L'accordo diminuito non si trova con la stessa frequenza dei minori e dei maggiori, ma è spesso utilizzato per connettersi
con l'Accordo di I, un semitono sopra, o ad un altro accordo di tipo minore in qualche modo consonante, o per realizzare passaggi cromatici.
E' interessante osservare che la
quinta diminuita (Vb o V-) divide il modulo di ottava in due parti uguali di tre toni, o
tritono:
a sinistra l'intervallo dalla I alla Vb e a destra l'intervallo dalla Vb all'VIII.
DO :
MIb:
La quinta diminuita (V-) è enarmonicamente uguale ad una quarta aumentata (IV+), intervallo situato tra quarta e quinta naturali.
In termini di
regola del 9 per l'inversione degli intervalli, si può dire all'intervallo 4 e 1/2, cioè
4,5. Quindi 4,5 + 4,5 = 9.
Due parti uguali, come volevasi dimostrare.
Questa caratteristica di specularità offre diverse possibilità armoniche -le Tonalità Minori e le Scale Diminuite,
argomenti avanzati che il lettore più intraprendente può trovare nel
"Manuale per chi suona ad orecchio".
Comprendere il simbolo dell'accordo
Generalmente le partiture jazz indicano il simbolo dell'accordo in corrispondenza di ogni battuta, e ciò consente a chi suona ad orecchio di interpretare
la struttura armonica del brano senza saper leggere la musica.
Il simbolo dell'accordo indica generalmente tre o quattro note da suonare contemporaneamente.
Ma la cosa più importante è che dal simbolo si può risalire alla scala TTSTTTS da cui l'accordo deriva, e di conseguenza alla tonalità a cui appartiene.
Ciò vuol dire avere a disposizione 7 note che suonano bene perché appartengono alla stessa tonalità dell'accordo originale.
Queste note implicite sono disponibili per la nostra improvvisazione, cioè per la nostra interpretazione dell'accordo.
Dal simbolo dell'accordo, con l'aiuto della tabella, possiamo risalire al grado della Scala Maggiore da cui l'accordo ha origine.
Dal grado, procedendo a ritroso, possiamo trovare la fondamentale della Scala Maggiore, e di conseguenza la Tonalità dell'accordo stesso.
Questo chiarisce lo stretto legame tra Accordo, Scala e Tonalità.
Dalla tabella si può notare che soltanto gli accordi di tipo 7 e m7(b5) sono associati univocamente ad un grado, rispettivamente V e VII.
Ad esempio, se
leggiamo il simbolo LA7 sappiamo già che si tratta di un accordo tipo Dom7, tipico accordo del V grado.
Ciò vuol dire che la sua tonica è la quinta nota della Scala TTSTTTS.
Pertanto, per trovare la fondamentale di questa scala dovremmo
scendere di una quinta, o più comodamente, grazie alla
Regola del 9 per l'inversione degli intervalli, si può
salire di una quarta
(5+4=9), in modo da avere un aiuto dalla Posizione TTST: dalla tonica dell'accordo (LA) raggiungeremo (TTS) il quarto tasto, il RE, che è la tonalità cercata.
Allo stesso modo, se leggiamo il simbolo LAm7(b5) possiamo essere certi che si tratta di un accordo tipo m7(b5) che ha la tonica al VII grado di una Scala Maggiore (TTSTTTS).
Va da sè che l'VIII grado, armonicamente equivalente al I (nel senso che la nota VIII ha il medesimo nome della nota I) si troverà un semitono sopra la tonica dell'accordo:
raggiungeremo così il SIb, la fondamentale della tonalità cercata.
Gli accordi di settima di tipo Ma7 e m7 sono invece ambigui, non hanno una relazione
diretta accordo-grado, che è possibile
svelare con l'
Analisi armonica, un procedimento per individuare la tonalità di una progressione di accordi.
Allo stesso tempo, l'ambiguità degli accordi m7 rivela anche una interessante capacità di adattamento.
Un accordo complesso può essere semplificato, riducendolo ad un accordo di settima fino anche ad una semplice triade, semplicemente non considerando una o più alterazioni indicate nel simbolo dell'accordo.
Questa operazione, che prende il nome di "delineare" o "de-armonizzare", consente di sostituire accordi complicati con accordi più semplici, senza alterarne il senso armonico.
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armaturaintervallianalisiarmonicaregoladelnovePratica:
posizione-ttstposizione-ottava
Indice e Percorso di studio
Riferimento al Manuale per chi Suona ad Orecchio: Cap. 3 - Gli accordi, pagg 9-13
Riferimento al Manuale per chi Suona ad Orecchio: Cap. 2.3 - Sviluppo Modale, pagg 18-21
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