La conoscenza delle scale è essenziale per posizionare le mani e le dita in modo rapido e preciso, ma raramente eseguiremo le scale nella stessa sequenza in cui le impariamo, dalla tonica fino all'ottava
o viceversa. Ciò che conta non è quindi la scala in sé stessa, ma la consapevolezza di avere sotto la mano le note appartenenti alla scala, cioè le note che compongono la tonalità.
Pattern C - Tonalità C, F, Bb, Eb, Ab, Db
I
Pattern Base sono concepiti per costruire ed eseguire un qualsiasi
accordo
in qualsiasi
tonalità.
In questo senso abbiamo già tutti gli elementi per eseguire la base armonica di un qualsiasi brano musicale di cui disponiamo la sequenza di accordi.
Con il
Circolo dei Pattern possiamo improvvisare "ad accordi", arricchire i suoni con opportune alterazioni e spaziare su tutta la tastiera.
Suonare per accordi implica il controllo di 4 note, suonare per tonalità vuol dire controllare 7 note, evitandone accuratamente altre 5.
Con la
Analisi armonica, la sequenza di accordi può essere scomposta in progressioni, cioè gruppi di accordi appartenenti alla stessa tonalità.
Vedremo come utilizzare i Pattern non soltanto per eseguire accordi, ma come punti di riferimento per individuare e raggiungere agevolmente le 7 note di una tonalità,
ed improvvisare linee melodiche (scale) sull'intera progressione.
Sarà sufficiente prendere confidenza con due sole
Posizioni di Ottava in C ed in F#,
e del loro sviluppo in 6
accordi tipici con tonica in C ed altrettanti con tonica in F#.
In totale, 12 Pattern offrono importanti punti di riferimento per coprire tutte e 12 le tonalità del nostro sistema musicale.
Il meccanismo qui proposto consente di suonare scale senza necessariamente conoscere -solfeggiare- le note che si suonano, ma solo basandosi sulla memoria visiva e meccanica
e la consapevolezza degli
intervalli, cioè della distanza tra tasti.
Scala C Maggiore
Si parte dalla Posizione di Ottava in C (C, E, G e l'ottava C). I marcatori indicano la scala; i marcatori in rosso indicano le note dell'accordo (Pattern).
I. Scala C, Modo Ionico, Tonalità C
Abbassando di un semitono l'ottava si ottiene, con la tonica, un intervallo di settima maggiore. L'accordo che risulta procedendo per terze diatoniche è C Ma7, accordo tipico del I grado in tonalità C.
Questo è il Pattern di riferimento per la tonalità C. Tutte le note sono solo tasti bianchi.
-
V. Scala C, Modo Misolidio, Tonalità F
Abbassando ancora di un semitono lo stesso tasto si ottiene, con la tonica, un
intervallo di settima minore.
L'accordo con terza maggiore e settima minore è di tipo Dom7,
ed è tipico del V grado, cioè costruito a partire dal V grado di una scala TTSTTTS e procedendo per intervalli diatonici.
Se C, tonica dell'accordo C7, è il V grado, la nota al I grado -che dà il nome alla tonalità a cui appartiene l'accordo C7- si troverà
alla distanza di una quinta (tre toni e mezzo) in senso discendente (verso i bassi) a partire da C.
Dato che costruiamo i pattern in senso ascendente, conviene applicare la
Regola del 9 per l'inversione degli intervalli
e cercare una quarta (2 toni e mezzo) in senso ascendente.
Siamo quindi in tonalità F. La differenza tra questa scala e la precedente è di una sola nota bemollizzata, e di conseguenza un solo tasto nero.
Fisseremo la nostra attenzione su questa variazione: non il tasto bianco B, ma Bb, il tasto nero
immediatamente precedente.
-
II. Scala C, Modo Dorico, Tonalità Bb
Abbassando di un semitono la terza, si ottiene una scala con terza e settima minore, a cui corrisponde l'accordo Cm7. Se C è il II grado, il I grado -la Tonalità- è Bb, un tono sotto C.
Aggiungiamo alla nostra memoria visiva questa ulteriore variazione: nè B né E, ma i tasti neri immediatamente precedenti Bb ed Eb.
Possiamo utilizzare il pollice destro o il mignolo sinistro per spostarlo da C a Bb, raggiungendo la fondamentale della Tonalità.
-
VI. Scala C, Modo Eolico, Tonalità Eb
Abbassando di un semitono la sesta, si ottiene una scala al VI Grado (Eolica). Se C è il VI grado, troviamo
il I grado una sesta sotto, o con la
Regola del Nove, una terza minore sopra: siamo cioè in tonalità Eb.
In questo momento nessun dito è sulla sesta, ma il pattern ci offre i necessari punti di riferimento:
possiamo muovere in senso orizzontale il dito tra la quinta naturale e la sesta minore (un semitono sopra),
così come il dito tra la settima minore e la sesta minore (un tono sotto).
Il pattern per l'accordo rimane lo stesso (Cm7), perché la sesta non fa espressamente parte dell'accordo a 4 voci.
Se si suona anche la b6, avremo l'accordo completo Cm7(b6); dovremo però omettere o la settima o la quinta per mantenere la posizione a quattro dita.
Aggiungiamo alla memoria visiva e meccanica questa nuova combinazione di tasti neri, con il nuovo tasto nero Ab.
-
III. Scala C, Modo Frigio, Tonalità Ab
Abbassando di un semitono la seconda, si ottiene una scala al III Grado (Frigia).
Se C è il III grado, troveremo il I grado due toni sotto, quindi siamo in tonalità Ab.
Il Pattern rimane il medesimo (Cm7), perché la seconda non fa espressamente parte dell'accordo a 4 voci.
Nessun dito è sulla seconda, per cui pollice destro o mignolo sinistro dovranno muoversi orizzontalmente di un semitono verso l'acuto per arrivare alla seconda minore.
Se si suona anche la b9, avremo l'accordo completo Cm7(b9), e più precisamente Cm7(b9, b6), anche se dovremo omettere la prima per mantenere la posizione a quattro dita.
Abbiamo quindi una nuova posizione con 4 tasti neri, da aggiungere alla nostra memoria visiva.
-
VII. Scala C, Modo Locrio, Tonalità Db
Abbassando di un semitono la quinta si ottiene una scala locria, e quindi l'accordo Cm7(b5).
Se C è il VII grado, troveremo il I grado un semitono sopra C, e pertanto siamo in tonalità Db.
L'intervallo di quinta diminuita (b5) si ottiene ovviamente abbassando di un semitono la quinta.
In questo caso quindi l'indice sinistro (V) o medio destro si posizionano sulla 5b e il pollice sinistro (VIIm) o mignolo destro possono muoversi orizzontalmente tra la 6b e la 7m.
L'accordo completo sarà Cm7(b5, b9, b6).
In rosso sono riportate le note che formano l'accordo a 4 voci costruito per terze diatoniche, le altre fanno parte della scala modale ma non dell'accordo.
Con l'ultima sostituzione (VII) abbiamo raggiunto una combinazione che comprende tutti e 5 i tasti neri, in cui gli unici tasti bianchi sono C ed F, la tonica e la sua quarta.
I 4 pattern in C -Ma7, Dom7, m7, m7(b5)- si adattano quindi a 6 diverse tonalità mediante lievi movimenti delle dita sempre in senso discendente, secondo un preciso "ordine di ingresso"
delle alterazioni.
Mancherebbe all'appello il IV grado, modo Lidio corrispondente all'accordo C Ma7(+11), appartenente alla tonalità G.
Troveremo la tonalità G -un solo diesis in chiave e quindi un solo tasto nero- applicando lo stesso procedimento ma considerando F# come punto di partenza (I grado).
Posizioni e Circolo delle quinte
Possiamo sintetizzare questi passaggi nella seguente tabella:
Grado | I | V | II | VI | III | VII | IV |
Accordo | C Ma7 | C7 | C m7 | C m7(b6) | C m7(b9) | C m7(b5) | C Ma7(+11) |
Tonalità | C | F | Bb | Eb | Ab | Db | Gb, vedi F# I |
Alterazioni tipiche | 7M | 7m | 7m, 3m | 7m, 3m, 6m | 7m, 3m, 6m, 2m | 7m, 3m, 6m, 2m, 5b |
Tasti neri | - | Bb | Bb, Eb | Bb, Eb, Ab | Bb, Eb, Ab, Db | Bb, Eb, Ab, Db, Gb |
Tasti bianchi | Tutti | Tutti tranne B | C,D,F,G,A | C,D,F,G | C,F,G | C,F |
Alterazioni in chiave |
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(6b) |
L'ordine in cui sono effettuate le sostituzioni della Posizione di Ottava (7M, 7m, 3m, 6b, 2b, 5b) è importante perché
consente di mantenere il collegamento tra Pattern e Tonalità.
Ritroviamo infatti la sequenza di note C, F, Bb, Eb, Ab, Db percorrendo il
Circolo delle quinte
da C in senso antiorario (quindi, per quarte); ad ogni
salto di quarta si aggiunge un nuovo bemolle nell'armatura di chiave, formando così una nuova tonalità.
Ogni sostituzione nella Posizione di Ottava in C produce l'aggiunta di un nuovo tasto nero, che coincide con la nota alterata da aggiungere all'armatura per ottenere la tonalità.
Di conseguenza, basta contare i bemolle in chiave e procedere come illustrato per trovare tutti i tasti corrispondenti alle sette note della tonalità.
Da questo procedimento emerge che:
- C rimane sempre la tonica dell'accordo, ma ciò che cambia è la tonalità a cui tale accordo appartiene
- Le variazioni sono sempre di un solo semitono e sempre in senso discendente (bemollizzazione)
- Dalla tonalità C, le successive tonalità sono distanti tra loro di una quarta ascendente -o quinta discendente, per la Regola del 9
- Le variazioni seguono quindi il Circolo delle quinte in senso antiorario.
Seguire il circolo delle quinte vuol dire anche che tra una tonalità e la successiva la differenza è di una sola nota.
- La mano resta ferma, e le variazioni di tonalità consistono nel solo spostamento delle dita sul tasto immediatamente precedente.
Si può quindi concludere che le sole 6 scale modali con tonica in C così sviluppate rappresentano le posizioni di riferimento per le scale nelle 6 tonalità C, F, Bb, Eb, Ab, Db.
Ritroviamo queste note percorrendo il circolo delle quinte, da C in senso antiorario.
Circolo delle quarte e delle quinte
Il circolo delle quinte è un meccanismo molto importante, non soltanto per ragionare in termini tonali, e per questo è utile memorizzarlo.
A tale scopo si può scomporre il circolo in due semicerchi, fissando il DO a ore 12 ed il FA#/Gb a ore 6.
Percorrendo il semicerchio di sinistra in senso antiorario (per quarte) da F è sufficiente recitare la parola "similare" per scoprire la sequenza di quarte:
la frase completa sarà FA-SIMILARE-SOL, ma dato che procediamo in senso antiorario, si tratterà di SIb, MIb ,LAb, REb e SOLb.
Continuando in senso antiorario a partire da FA# (enarmonicamente uguale a SOLb), stiamo percorriamo il semicerchio di destra, e la frase completa sarà
FA-SIMILARE-SOL; tranne il FA, che è ovviamente diesis, tutte le altre note saranno naturali.
Per memorizzare la sequenza in senso orario (ascendente, per quinte) è sufficiente memorizzare la frase DO-SOL-RE-LA-MI-SI per il semicerchio di destra;
percorrendo il semicerchio di sinistra sempre in senso orario a partire da SOLb, otterremo SOLb-REb-LAb-MIb-SIb, per chiudere con FA e ritornare in DO.
Pratica dell'improvvisazione
Studiare ed imparare la partitura di uno standard jazz è ben più divertente che eseguire ripetutamente gli stessi esercizi fino ad aver assimilato i movimenti giusti (sviluppo della tecnica).
I Real Books sono testi fondamentali per chi intende imparare autonomamente a suonare ed improvvisare, perché riportano i simboli degli accordi.
Questo vuol dire che non è necessario leggere il pentagramma ma è sufficiente analizzare la struttura armonica esclusivamente sulla base degli accordi.
Prendiamo ad esempio una progressione di quattro accordi che si ritrova spesso:
Sappiamo già come costruire gli accordi a 4 voci con i Pattern, e quindi siamo in grado di accompagnare la linea melodica -la voce- con una base ritmica e con arpeggi.
Per comporre un fraseggio è necessario conoscere la tonalità a cui il singolo accordo appartiene, in modo da disporre di altre 3 note da poter utilizzare per l'improvvisazione.
A tale scopo dobbiamo tradurre i simboli degli accordi in tonalità e grado con il procedimento della Analisi Armonica Modale.
Scopriremo che pur essendo quattro accordi diversi, essi appartengono tutti alla stessa tonalità, e questo
ci consentirà di individuare le 7 note che possiamo usare nell'improvvisazione per tutta la progressione, indipendentemente quindi dall'accordo sottostante.
In questa progressione, Bb7 è un ottimo punto di partenza per l'analisi perché è un tipo di accordo che si può associare solo al V grado di una tonalità,
cioè la quinta nota di una scala maggiore. Vogliamo sapere quale è la prima nota di questa scala, che è anche la nota che indica la tonalità dell'accordo.
La tonalità da cui deriva Bb7 si trova contando a partire da Bb un intervallo di quinta in senso discendente, cioè tre toni e mezzo verso il basso.
Può però risultare molto più semplice, grazie alla Regola del 9, contare una quarta in senso ascendente, che si trova al quarto dito della posizione base in Bb (Bb,C,D,Eb).
In entrambi i casi arriveremo a Eb, quindi Bb7 deriva dalla tonalità Eb.
Verifichiamo la nostra ipotesi di tonalità Eb, e vediamo quali accordi possono derivare dalla tonalità Eb.
F è la II di Eb, e dato che l'accordo di II deve essere di tipo m7, anche Fm7 può appartenere alla tonalità Eb.
Eb, I grado, è la tonica dell'accordo di I, di tipo Ma7, a conferma della tonalità Eb.
AbMa7, un tipo di accordo Ma7, ci porta a pensare ad un accordo di I, e in questo caso la tonalità sarebbe Ab; ma Ab è anche la IV di Eb, ed un accordo al IV grado è di tipo Ma7(+11).
Possiamo quindi concludere che AbMa7 è in realtà un accordo al IV grado anche se il simbolo riporta solo l'accordo a 4 voci che non comprende la IV.
Si tratta quindi di una progressione II-V-I-IV in tonalità Eb.
F m7 |
Bb 7 |
Eb Ma7 |
Ab Ma7 |
II |
V |
I |
IV |
Tonalità Eb
Eb, F, G, Ab, Bb, C, D
|
Possiamo ottenere lo stesso risultato utilizzando il
Dynamic Syllabus.
Riportiamo la sequenza di accordi nella sezione
Analisi Progressioni,
e con un click sul bottone "Analizza" otterremo automaticamente una analisi armonica della progressione e l'indicazione della tonalità Eb.
Seguendo il procedimento delle sostituzioni dalla posizione estesa C, troviamo la posizione per la tonalità Eb, che identifichiamo con il grado (VI) o il tipo di accordo, cioè Cm7(b6).
Ciò vuol dire che le 7 note della tonalità sono Eb, F, G, Ab, Bb, C, D.
Troviamo quindi la posizione di riferimento per la tonalità Eb, illustrata in precedenza.
Notazione per Scale ad Accordi
Ogni scala modale ha un nome proprio: Ionico, Dorico, Frigio, Lidio, Misolidio, Eolio, Locrio.
I tipi di accordo sono indicati con una specifica notazione simbolica: Ma7, m7, m7(b9), Ma7(+11), Dom7, m7(b6), m7(b5).
Possiamo riferirci a scale modali ed accordi indicando più semplicemente la tonalità di appartenenza ed il grado -posizione nella Scala TTSTTTS propria della Tonalità- della nota che funge da tonica.
Per
tradurre gli accordi nella forma "tonalità-grado" occorre eseguire l'
Analisi Armonica delle progressioni.
Questa operazione ci consente di considerare scale ed accordi come diversi
modi di esprimere una tonalità, e prepararci all'improvvisazione.
Se ad esempio diciamo D VI ci riferiamo alla Scala Modale che ha la tonica al VI grado (modo Eolio, TSTTSTT) della Tonalità D.
In questo modo possiamo individuare, indipendentemente dal modo della scala,
le 7 note della tonalità seguendo la struttura di intervalli TTSTTTS a partire da D: D, E, F#, G, A, B, C#, per finire con l'ottava D.
Se ci riferiamo ad un accordo indicando D VI, sappiamo che si tratta di un accordo di tipo m7(b6)
la cui tonica, indicata in rapporto alla Tonalità, sarà alla distanza di una sesta da D (fondamentale della tonalità).
Invece di contare una sesta maggiore (cioè quattro toni e mezzo) in senso ascendente a partire da D, grazie alla
Regola del 9
possiamo contare una terza minore (tono e mezzo, tre tasti immediatamente adiacenti) in senso discendente ed arrivare alla stessa nota, una ottava sotto ma
armonicamente la stessa nota: F.
L'accordo D VI è l'accordo F m7(b6).
Posizione Stretta
II. Possiamo posizionare la sinistra sulla Posizione di Ottava in Bb e la destra sul Pattern C m7 dalla ottava successiva, e lasciare il tasto della fondamentale al pollice destro.
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scalearmaturaintervallicircolodellequintesviluppomodaleanalisiarmonicaPratica:
patternscircolopattern
Indice e Percorso di studio